San Marino e la sua storia sono un esempio unico al mondo di piccolo Stato conservatosi autonomo ed indipendente attraverso i secoli.
Le origini parlano di un rifugiato, un tagliapietre d’origine dalmata, il Santo Marino, che in un primo momento approdò a Rimini. Ma il destino riservava al Santo un rifugio e un sacello proprio sul Monte. Per sfuggire alle persecuzioni che l’imperatore Diocleziano infliggeva, il Diacono Marino costituì una sorta di prima comunità, tra il laico e il religioso, nell’area più protetta del Monte. La data di fondazione si fa risalire al 301 dopo Cristo. Il Santo Marino, nominato Diacono dal Vescovo di Rimini, si ritiene sia morto nel 366.
Il primo documento storico è datato 885 e riguarda una disputa sul territorio, fra l’abate Stefano di San Marino e il Vescovo Deltone di Rimini. In esso si attesta che i terreni contesi non erano mai stati posseduti da altri che dai Sammarinesi e che pertanto dovevano rimanere di loro proprietà.
Del 1243 sono i primi documenti con i nomi dei due Capitani Reggenti, gli antichi “Consules”, che ricoprono la funzione di Capi dello Stato. Al 1253 risalgono i primi Statuti che ancor oggi, con le necessarie modifiche, costituiscono la legislazione sammarinese.
Nel corso dei secoli, i sammarinesi dimostrarono la loro avversione ad ogni politica d’espansione. Svilupparono invece un’avveduta politica d’alleanza, che li portò, a seguito della guerra vinta nel 1463 insieme al Papa ed ai Duchi del Montefeltro per difendersi dalla potente famiglia dei Malatesta di Rimini, all’assetto territoriale di 61 Kmq, mai più variato.
La Repubblica ebbe importanti riconoscimenti dai grandi: Napoleone Bonaparte nel 1797 riconobbe la sua sovranità e il Congresso di Vienna in seguito, pur modificando l’Europa tracciata dal Corso, rispettò l’indipendenza di San Marino.
Una definizione molto cara ai Sammarinesi è quella data dal Presidente Abramo Lincoln quando gli venne offerta la cittadinanza onoraria. In una lettera del 7 maggio 1861 scrisse ai Capitani Reggenti: “Benché il Vostro dominio sia piccolo nondimeno il Vostro Stato è uno dei più onorati di tutta la storia”.
Generosa e solidale, più volte le porte della minuscola Repubblica furono aperte a quanti, in tormentati momenti della vicenda italiana, qui vennero a cercare rifugio e protezione. Uno dei più illustri personaggi che qui trovò conforto fu Giuseppe Garibaldi che, il 31 luglio 1849, inseguito dagli Austriaci e allo stremo delle forze, si fermò per nemmeno ventiquattro ore rispettando il territorio e facendo deporre le armi alle sue truppe. Dall’Eroe dei due Mondi e dalla gloriosa epoca risorgimentale passiamo ad un altro ben più nefasto periodo storico: nel 1943 San Marino fu infatti la meta di circa 100.000 rifugiati in fuga dalle tragedie del secondo conflitto mondiale.