La Prima Torre, o Rocca, o Guaita, è la maggiore e la più antica delle tre rocche che dominano dall'alto la Città di San Marino. La porta d’ingresso risalente al XV secolo è ornata da uno stemma barocco della Repubblica, trasportato dal vecchio Palazzo Pubblico ed era originariamente protetto da un ponte levatoio, con ancora visibili i canali di scorrimento delle catene che lo azionavano. Il nucleo centrale risale all’undicesimo secolo, rendendolo uno dei più antichi fortilizi. La torre è difesa da due cinte murarie, quella interna di più antica fattura, racchiude al suo interno la Torre campanaria, gli alloggiamenti delle guarnigioni trasformate poi in prigioni e la Torre della penna, l'antica torre di guardia ricostruita nella seconda metà del XV secolo. Quella esterna, ornata da merli, faceva parte del primo girone di mura della città a difesa dell’abitato. A sinistra dell’ingresso si trova la chiesa di Santa Barbara, edificata nel 1960. Al culto di Santa Barbara, protettrice degli artiglieri, era anticamente dedicato un piccolo altare all'interno del torrione sud. All'interno, sull'altare in pietra, è posta l'effigie in bronzo di Santa Barbara con sei candelabri a forma di torri, realizzati appositamente dallo scultore fiorentino Bino Bini nel 1979.
Dalla Guaita svetta la torre campanaria, costruita verso la metà del XVI secolo, che durante i tempi passati sollecitava i cittadini alla difesa del paese nei momenti più pericolosi.
Oggi il suono del “Campanone” ricorda al popolo le ricorrenze civili e religiose della Repubblica.
La Prima Torre è raffigurata sugli euro sammarinesi da cinque centesimi.