Conosciuta anche come Pieve, ha sempre ricoperto un ruolo fondamentale nella storia e nella vita sociale dello Stato. L’edificazione risale al 24 luglio 1825 e fu decretata dal Consiglio dei 60. I lavori iniziarono nell’anno successivo, con la posa della prima pietra da Antonio Begni da Montecerignone, vescovo del Montefeltro e terminarono nel 1838, sotto la supervisione dell’architetto bolognese Antonio Serra, a cui si deve il progetto edilizio. L’importanza religiosa della Basilica è testimoniata anche dalla visita di Giovanni Paolo II, avvenuta il 29 agosto 1982 e di Benedetto XVI, il 19 giugno 2011, durante il suo viaggio pastorale alla diocesi di San Marino – Montefeltro. Fin dal primo sguardo si può evincere lo stile neoclassico dell’edificio, con la facciata principale preceduta da una scalinata su cui poggiano otto colonne corinzie. L’interno è suddiviso in tre navate, scandite anch’esse da colonne corinzie e presenta numerose statue di scagliola, raffiguranti i Dodici Apostoli e il Redentore, tutte opera della scuola dello scultore Adamo Tadolini, autore anche della Statua di San Marino posta dietro l’altare maggiore. Altre opere degne d’interesse sono le quattro Virtù Cardinali, poste agli angoli della navata centrale, lo scranno della Reggenza, risalente ai seicento ed il dipinto denominato “Noli me tangere” di Elisabetta Sirani, raffigurante il Cristo risorto. Sotto l’altare maggiore sono inoltre conservate, in una piccola urna, le Sacre Ossa del Fondatore della Repubblica.
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